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The Thought rune Cap08

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Cap8

Avevo fatto l'amore con Hervey, mi sentivo felice lui era l'uomo che amavo.
Fu davvero stupendo, una sensazione indescrivibile, averlo dentro di me, è stata la cosa più bella del mondo, anche se ammetto che fu anche leggermente doloroso, ma alla fine è stato comunque piacevole.
Mi addormentai fra le braccia di Hervey mentre con dolcezza mi accarezzava la testa e giocherellava con delle ciocche di capelli.
Feci uno strano sogno, forse più simile ad un incubo.
Ero circondata da milioni di volti che non conoscevo, e nella mia testa risuonava una voce che continuava a dirmi "Non dovevi dirlo". Non mi dava tregua era come se avesse intenzioni di farmela scoppiare a furia di ripetere quelle parole.
Oltre a sentire in continuazione la voce dopo un po' iniziai a vedere volti di milioni di persone che non conoscevo. I loro pensieri erano tutti ammassati l'uno sull'altro, forse si stavano risvegliando i poteri della runa?
Iniziai a correre ma più correvo più mi davano tormento, così provai a fermarmi e iniziai a concentrami, sulla persona che avrebbe dovuto essere al fianco, Hervey.
Sentivo che avrebbe potuto funzionare e m'impegnai al massimo finché non ascoltai solo i suoi pensieri.
<<( Naoka… stai per sempre qui con noi) >>
Erano i suoi pensieri mi stava sognando, decisi di non ascoltarli, d'altronde era la sua privacy anche se centravo io.
Mi svegliai fra le braccia di Hervey, leggermente sudata.
Provai a vedere se quello era solo un sogno. Mi concentrai su Hervey cercando di percepire i pensieri dimenticandomi di tutti gli altri.
Hervey si trovava attorno ad una tavola con me di fronte e stavamo mangiando qualcosa, sembrava riso e qualche pesce pescato. Mi guardava sorridendo "Hai cucinato tutto in modo delizioso".
Avevo visto il sogno come se fossi stata nascosta da qualche parte, la potenza della runa era davvero eccezionale.
Lasciai perdere Hervey e  provai a concentrarmi su qualcun altro, e l'unico nei paraggi era Sigurd, ero un po' curiosa di sapere cosa sesse pensando, o cosa stesse sognando.
Nel suo sogno cercava di ricorrere Hervey ma non riusciva a raggiungerlo "Hervey!!" gridava più volte ma non si voltava, riusciva solo a camminare verso una chioma rosa che doveva essere la mia, senza accorgersi della presenza di Sigurd.
Decisi di controllare i suoi sogni, non era giusto nei confronti, stava soffrendo molto me ne resi conto solo in quell'istante. Non avevo nessun diritto di spiare i suoi sogni, e nemmeno i suoi pensieri. Sigurd era sempre stato un caro amico di Hervey e non avrei mai voluto che per colpa mia rovinassero la loro amicizia. Decisi che appena avrei avuto una possibilità mi sarei scusata.
<< Naoka sei sveglia?>> domandò Hervey pochi minuti dopo
<< si… già da un po', dormivi così bene che non i ho voluto svegliare >>
Mi sorrise dolcemente
<< Cosa c'è??>> domandò preoccupato <<hai una strana faccia… non… dirmi che ti ho fatto male? Perché altrimenti non me lo perdonerò mai>>
<<  No, Hervey credimi… non è stato doloroso nemmeno un po'>> mentii perché un lo era stato, era stato così dolce che alla fine non ci avevo nemmeno pensato << non è nulla è per…>>
<<…Naoki?>> domandò << non dirmi che stai pensando a tuo fratello maggiore? >>
<< … in parte… Naoki non avrebbe mai lasciato la sua spada così, ci teneva troppo, non l'avrebbe mai persa>>
<< quindi cosa pensi? >>
<< che l'abbia abbandonata apposta per lasciare un indizio… da quello che ricordo lui ha sempre odiato i pirati, soprattutto perché la sua ragazza venne rapita o scappò con loro… non ricordo bene i dettagli, ma ogni volta che erano nei paraggi lui li scacciava!! A quei tempi ero piccola, e i ricordi ormai iniziano a sfumarsi>>
Quella storia era vera in parte, ero preoccupata per quello che stava accadendo, non potevo fargli sapere la verità sul mio malessere. Mi sentivo già in colpa per stare con lui, se avessi anche parlato al posto di Sigurd non mi sarei mai perdonata.
Per fare passare un po' il mio malumore decisi di pescare qualcosa per la cena, presi una delle scialuppe di salvataggio. Era una cosa che mi aiutava molto soprattutto quando stavo male.
Pescai per tre ore, ed ebbi un buon risultato, pescai quattro granchi. La cena era assicurata, avrei provato a cucinarli.
<< Come va Naoka?>> chiese una voce maschile, quella di Sigurd
Mi fece trasalire, non m'aspettavo che venisse a nuoto fin su questa barca.
<< Sigurd non… non… m'aspettavo di vederti>>
Quella era una buona occasione per scusarmi, non avevo il coraggio per affrontare la situazione, ma dovevo farmi forza.
<< Si… Sigurd… vorrei che tu mi scusassi…>>
<< Per cosa? >>
<< Per Hervey… tu lo ami vero?>>
Sigurd i guardò con aria stupita, forse non s'aspettava che lo sapevo, anche se il modo in cui l'avevo scoperto non era tanto onesto.
<< Si…>>
<< Scusami… per colpa mia… tu stai soffrendo molto… credimi non lo faccio apposta, ma anche io sono innamorata di Hervey>>
<< non devi scusarti… non è colpa tua se amiamo la stessa persona… io sai, voglio solo che Hervey sia felice… e se è con te che vuole stare sono contento>>
<< non mi odi per questo?>>
<< non potrò mai odiarti, lui ti ama, molto di più di quello che credi, per te farebbe di tutto, lo so perché ormai lo conosco>>
Volevo controllare i suoi pensieri ma decisi di non farlo, Sigurd non mi avrebbe mai mentito. Se diceva che gli stava bene che io e Hervey stessimo insieme era la verità.
Mi sentii molto più sollevata, anche se non avrei mai perdonato me stessa per la sofferenza che gli stavo facendo provare.
<< Torniamo sulla nave? >> domandò Sigurd << Stasera mangeremo davvero bene >>
<< Si>>
Anche se Sigurd soffriva non lo dava a vedere a nessuno, era davvero un uomo forte. Io che ero debole ed insicura avrei voluto assomigliarli almeno un po', ma ero un caso perso e lo sapevo benissimo.
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